Il creditore ed il diritto di credito
Il Diritto di credito è il diritto che ogni creditore ha di pretendere che il suo debitore esegua la prestazione, cioè rispetti l'obbligo di "dare", "fare" o "non fare" qualcosa per ripagarlo. Questo significa che se per esempio un mio amico mi presta del denaro, può chiedermi di restituirglielo e agire anche legalmente contro di me se non saldo il debito.
La legge protegge creditore e diritto di credito attraverso una serie di strumenti diversi. Innanzitutto, nel caso in cui un debitore sia inadempiente - ovvero non mantenga l'impegno preso – il creditore può sollecitarlo ad adempiere (cioè ad eseguire la prestazione) attraverso una comunicazione scritta, di solito una raccomandata con ricevuta di ritorno. Grazie a questo sollecito il debitore viene "costituito in mora", si ritrova, cioè, costretto dalla legge sia ad eseguire la prestazione, sia a risarcire i danni provocati dal ritardo.
Il Recupero Crediti. Per recuperare il suo credito, però, il creditore che non ottiene nulla in questo modo, può passare ad azioni giudiziarie. Può infatti:
- notificare al debitore un precetto di pagamento, cioè un documento attraverso il quale gli ordina di eseguire la prestazione;
- chiedere ad un giudice un decreto ingiuntivo, cioè far sì che sia il giudice ad ordinare al debitore di rispettare l'obbligo;
- dar vita ad un procedimento ordinario, cioè una normale causa davanti ad un giudice.
Per evitare le conseguenze dell'inadempimento, debitore e creditore possono prendere accordi già dall'inizio, prevedendo nel contratto una caparra, o una caparra confirmatoria (una somma che il creditore trattiene) oppure una clausola penale (ad esempio, se il debitore tarda, dovrà pagare qualcosa in più per ogni giorno di ritardo).
Le Garanzie generiche, specifiche e personali
La Responsabilità Patrimoniale e Garanzie. Le garanzie fanno sì che il creditore possa sempre essere soddisfatto, anche se il debitore è inadempiente.
Garanzia generica: è l'intero patrimonio del debitore. Il debitore, infatti, è responsabile dell'obbligo che ha assunto con tutti i suoi beni presenti e futuri. Per questo, se il debito non viene saldato, il creditore può chiedere che quei beni vengano pignorati, sequestrati e venduti forzatamente.
Per evitare che il patrimonio del debitore risulti insufficiente, un creditore può anche agire preventivamente per proteggerlo attraverso tre azioni:
- il sequestro conservativo: il creditore chiede che i beni del debitore vengano sequestrati;
- l'azione revocatoria: il creditore chiede ad un giudice di considerare inefficaci quelle azioni che il debitore ha compiuto con il suo patrimonio che potrebbero danneggiarlo (come pagare un debito non scaduto);
- l'azione surrogatoria: se il debitore è a sua volta creditore di qualcuno, il creditore può sostituirsi a lui pretendendo la prestazione da questa terza persona.
Garanzie specifiche: non riguardano l'intero patrimonio del debitore, ma solo un singolo bene o una specifica obbligazione. Il creditore in possesso di garanzia specifica ha diritto di precedenza sugli altri, cioè viene soddisfatto per primo se il debitore ha più creditori.
Sono garanzie specifiche:
- il pegno: il debitore dà al suo creditore un bene mobile (per esempio un oggetto) come garanzia del fatto che salderà il suo debito;
- l'ipoteca: riguarda i beni immobili o i beni mobili registrati (ad esempio un'automobile). Il debitore non li consegna al creditore, ma possono essergli portati via se non salda il debito.
Garanzie personali: si hanno quando è un'altra persona a garantire con il suo patrimonio che il debitore salderà il debito. Sono:
- la fideiussione: un'altra persona garantisce personalmente che il debitore salderà il suo debito;
- l'avallo: dichiarazione scritta su una cambiale con la quale una terza persona si impegna a saldare quel debito se il debitore è inadempiente;
- il mandato di credito: contratto in base al quale un individuo obbliga un altro a far credito ad una terza persona.
I creditori privilegiati. Un creditore può avere la precedenza su altri creditori anche se non ha garanzie specifiche. Ciò accade quando per legge è considerato "privilegiato", cioè è in possesso di elementi che gli danno il diritto di esser soddisfatto per primo, ad esempio chi ha diritto agli alimenti:
Creditore e diritto di Credito: Elenco Avvocati e Studi Legali
Prestito a dipendenti: cos’è
È una forma di finanziamento che viene concessa a lavoratori dipendenti (pubblici o privati). Può essere finalizzato (legato ad un acquisto) o non finalizzato (disporre di una data liquidità). La garanzia del rimborso è data da parte del reddito da lavoro dipendente o del TFR maturato.
Finanziamento: cos’è
Il finanziamento è un prestito di denaro (per l’acquisto di beni o servizi o per bisogno di liquidità) che una banca o altro ente di credito, concede a una persona (fisica o giuridica) a specifiche condizioni. Tra queste è prevista la restituzione del prestito in rate mensili entro un termine dato.
Risoluzione per impossibilità
Dopo la stipula del contratto se una parte non può più rispettare i termini dello stesso a causa di una sopraggiunta impossibilità di cui non ha colpa (es. vendo la casa ma questa crolla per il terremoto), il contratto può essere risolto, sciolto (tramite Giudice).
Risoluzione del contratto
Riguarda i contratti a prestazioni corrispettive, ossia ciascuna parte dà all’altra qualcosa in cambio di qualcosa (es. compra-vendita). Il contratto si può risolvere se, dopo la stipula, sopraggiunge una circostanza che ne impedisce la realizzazione (manca la corrispettività).
Contratto di permuta: cos’è
È un contratto consensuale attraverso il quale due persone si "scambiano" la proprietà di beni, senza esborso di denaro. Due persone possono quindi "barattare" tra loro: auto, case, terreni, oggetti, ecc. Lo scambio può riguardare beni già esistenti ma anche futuri.