Avvocato Codice della Strada

L'Avvocato esperto in Codice della Strada: Regolamento Codice della Strada: art. 7, art. 158...

Avvocati e il Nuovo Codice della Strada

Il Codice della Strada raccoglie un insieme di regole che sono state emanate nel corso del tempo in Italia per disciplinare la circolazione su strada di pedoni (quindi persone), animali nonché veicoli (sia a motore, sia "velocipedi", ovvero le classiche biciclette).
Queste norme sono nate con lo scopo di tutelare la sicurezza delle persone nella circolazione stradale, ridurre il numero e gli effetti degli incidenti, i costi economici, sociali ed ambientali sostenuti per il traffico dei veicoli, migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Nuovo Codice della Strada. Il "Nuovo Codice della Strada" è stato approvato nel 1992 e, da allora, ha subito varie modifiche e riforme. L'ultima riforma risale al 2011, in vigore già da quell'anno ma applicata solo a partire da Gennaio 2013.

Regolamento Codice della Strada. Il regolamento del Codice della Strada si concentra in sette "Titoli" (sette parti) più varie appendici.
In questi Titoli vengono date indicazioni precise sui veicoli che devono rispettare il Codice (ad esempio sono esclusi i mezzi per uso di bambini e di invalidi), le strade presenti in Italia (urbane, locali, autostrade, ecc.), la segnaletica stradale, ecc. Si concentra, poi, su regole da seguire per tutelare strade e sicurezza stradale, comportamenti obbligatori, divieti e sanzioni previste in caso di violazioni.
Gli articoli che compongono ciascun Titolo sono, dunque, numerosi. Di seguito ne citiamo un paio.

Art. 7 Codice della Strada. L'articolo 7 regolamenta la circolazione nei centri abitati. In esso viene sottolineato come i Comuni possano adottare provvedimenti per la circolazione in strade urbane, ad esempio limitarla in certe zone per contenere l'inquinamento o tutelare il patrimonio artistico, ambientale e naturale del luogo, creare zone pedonali, aree di parcheggio anche a pagamento, ecc. Le sanzioni per chi viola queste disposizioni sono amministrative e consistono in multe (somme di denaro da pagare) e, in alcuni casi, nel ritiro della patente per un tot periodo di tempo.

Art. 158 Codice della Strada. L'articolo 158 si occupa dei divieti di sosta e di fermata dei veicoli, quindi indica in quali casi e zone automobili o altri mezzi a motore non possono essere parcheggiati oppure fermarsi per un po' di tempo. È vietata, per esempio, la classica "doppia fila" (tranne per i veicoli a due ruote come i ciclomotori), lasciare la propria auto in uno spazio riservato esclusivamente ai mezzi di trasporto delle persone invalide nonché parcheggiare davanti a scivoli, rampe o altro da loro utilizzati. Le violazioni sono punite con sanzioni amministrative (solitamente multe).

L'Avvocato Codice della Strada è l'Avvocato che segue il cliente in tutti i casi in cui c'è una violazione delle norme stradali, compiuta da altri oppure dalla stessa persona che ha chiesto la sua consulenza. Non è raro, infatti, rivolgersi ad un legale per contestare ad esempio una multa per eccesso di velocità oppure capire come è opportuno muoversi dopo aver subito una sospensione della patente.
Inoltre, l'avvocato assiste il suo cliente anche per gli illeciti penali, ad esempio in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto sostanze stupefacenti, violazione dell'obbligo di soccorso durante un incidente stradale, ecc.

Avvocato Codice della Strada: Elenco Avvocati e Studi Legali
Consulente Tecnico d’Ufficio
Il C.T.U. è un esperto in una specifica disciplina (es. medicina, psicologia, geologia) che viene nominato dal Giudice affinché esprima un parere tecnico (perizia) che possa essergli di aiuto nell’orientare la sua decisione (sentenza). Il C.T.U. risponde ai quesiti del Giudice.
Giudice Popolare: i requisiti
Per diventare giudice popolare occorre: la cittadinanza italiana; godere dei diritti civili e politici; una buona condotta morale; un’età tra i 30 e i 65 anni; la licenza media inferiore (per Corte d’Assise); la licenza media superiore (per Corte d’Assise d’Appello).
Reclusione e Arresto: differenza
Entrambe sono pene detentive. Consistono nella privazione della libertà personale di chi ha commesso un illecito. Differiscono tra loro per la durata: la reclusione va da 15 giorni a 24 anni (max 30 anni); l’arresto invece può durare da 5 giorni a 3 anni (max 6 anni).
Polizia Giudiziaria
Reparto delle forze di polizia italiane con sede presso la Procura della Repubblica. Acquisita la notizia di reato, la P.G. ha il compito di raccogliere tutti gli elementi utili ai fini dell’accertamento del reato, individuazione e cattura del presunto colpevole.
Reato colposo: cos’è
È colposo quel reato che viene commesso senza colpa, ossia senza la volontà di compierlo. Ad esempio, in auto investo un pedone, perché non l’ho visto o perché perdo il controllo dell’auto, e lo uccido (omicidio colposo) o lo ferisco più o meno gravemente (lesioni colpose).
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