Cos'è il diritto sindacale
Il Diritto Sindacale è un ramo del Diritto – esattamente del Diritto del Lavoro – che si concentra sulle "organizzazioni sindacali", cioè su quelle realtà organizzative che rappresentano i vari soggetti coinvolti nel processo produttivo di un paese (le persone che operano nel cosiddetto mondo del lavoro).
La libertà di riunirsi in gruppi di questo tipo è sancita dalla nostra stessa Costituzione.
Si parla, quindi, dei classici sindacati, i quali possono rappresentare tutte le categorie lavorative: esistono organizzazioni sindacali per i lavoratori ed organizzazioni sindacali per i datori di lavoro.
Le norme del Diritto Sindacale sono nate con lo scopo di disciplinare quel conflitto d'interessi che si crea in un paese quando c'è una diversa distribuzione del potere di produzione. In modo particolare, questa materia interviene in quello che viene chiamato "conflitto industriale" - cioè nelle situazioni di ostilità che possono nascere tra chi ha la proprietà dei mezzi di produzione (datori di lavoro) e chi, invece, mette a disposizione la sua forza-lavoro (lavoratori) - cercando di tutelare in qualche modo tutte le categorie lavorative.
Le sue norme sono sorte a volte per volere dello Stato, altre, invece, per volere delle stesse organizzazioni sindacali o, infine, anche da negoziazioni che ci sono state tra loro.
Il Diritto del Lavoro è, dunque, una materia vasta ed in continua evoluzione proprio perché non comprende solo le leggi che disciplinano i rapporti tra lavoratori e datori di lavoro e quelle che indicano come devono essere eseguite le prestazioni lavorative, ma anche le relazioni sindacali che si instaurano tra questi organi di rappresentanza, le norme che sono state via via create nel corso del tempo per tutelare gli interessi collettivi delle varie categorie lavorative presenti nella nostra società.
Gli argomenti più importanti che rientrano nel Diritto Sindacale sono:
- lo statuto dei lavoratori: la Legge n° 300 del 20 Maggio 1970 "Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento";
- l'RSA e l'RSU: tipi di organizzazioni sindacali e le loro funzioni;
- il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e CCNL: accordi tra organizzazioni sindacali dei lavoratori ed associazioni dei datori di lavoro, attraverso i quali si cerca di disciplinare meglio i rapporti di lavoro di specifiche categorie lavorative;
- il diritto di sciopero: lo strumento attraverso il quale i lavoratori cercano di far valere i propri diritti.
Diritto Sindacale: Elenco Avvocati e Studi Legali
Congedi formativi
Sono periodi di assenza da lavoro giustificati per motivi di studio che vanno oltre le 150 ore concesse dal diritto allo studio. Il lavoratore mantiene il posto, ma non viene pagato per i giorni di assenza. Sono disciplinati dai contratti collettivi nazionali, che ne indicano durata, lavoratori che possono usufruirne, ecc.
Contratto a tempo determinato
Si ha quando un lavoratore viene assunto solo fino ad una data prestabilita.
La scadenza iniziale può essere posticipata (può essere, quindi, “prorogato”) oppure, al termine del contratto, può esserne stipulato un altro (viene dunque “rinnovato”).
Diritto allo studio
Grazie a questo diritto un lavoratore può usufruire di un totale di 150 ore di permesso straordinario retribuito per continuare a formarsi. Questo periodo è suddiviso in 50 ore annuali per 3 anni, di cui si può usufruire se orario di lavoro e quello di frequenza del corso coincidono.
Ammortizzatori sociali: cosa sono
Sono strumenti attraverso i quali si offre un aiuto economico al lavoratore in difficoltà, soprattutto quando perde il lavoro oppure si ritrova con un reddito ridotto a causa della sospensione dell’attività lavorativa. Sono ammortizzatori per es. Cassa Integrazione e Mobilità.
Cassa Integrazione Straordinaria
Può essere richiesta dall’impresa quando le condizioni in cui versa e che hanno portato alla decisione di ridurre l’orario di lavoro o sospendere le attività sono gravi, al punto da rendere difficile credere che un giorno si possa tornare alla normalità (per es. in caso di fallimento).