Come tutti gli edifici, anche un condominio ha periodicamente bisogno di interventi di manutenzione o di ristrutturazione.
L'assemblea può riunirsi per decidere - tramite votazione - di dar vita a lavori ordinari come ad esempio chiamare un giardiniere per sistemare le siepi in giardino, oppure lavori straordinari come ad esempio rifare la facciata dell'intero edificio. Possono esserci anche lavori urgenti non previsti, come accade quando salta l'impianto elettrico ed è necessario farlo riparare immediatamente.
Ogni singolo condomino, inoltre, può decidere di intervenire nel suo spazio privato con lavori di riparazione o vere e proprie ristrutturazioni.
Molti di questi lavori, per quanto siano utili e necessari, non sono mai vissuti con serenità da parte di chi abita all'interno di un condominio. Far ristrutturare oppure riparare qualcosa di grande, vuol dire spesso ritrovarsi in mezzo al caos provocato dai materiali utilizzati e soprattutto subire rumori fastidiosi.
Orario lavori in condominio. il principale problema di questi interventi, nonché causa di liti tra condomini, riguarda la fascia oraria in cui vengono effettuati.
Per i lavori condominiali, in Italia non esiste una legge che fissa i criteri di ripartizione del rumore, cioè un modo per suddividerli nell'arco della giornata. Esistono solo tabelle di decibel che non possono essere superati ed una legge sulle "Immissioni", secondo la quale non si può impedire al vicino di produrre rumori se questi non superano la "normale tollerabilità". Questa tollerabilità è diversa da luogo a luogo perché dipende in grossa parte dall'ambiente in cui si vive. Di solito, la tollerabilità si considera superata se il rumore che provoca disturbo supera di 3 decibel il rumore di fondo.
Normalmente, quando si tratta di lavori da effettuare da soli nel proprio appartamento, bisogna rispettare il regolamento condominiale. In molti condomini, infatti, può esser presente l'obbligo al silenzio durante le prime ore pomeridiane e le ore notturne.
Di conseguenza, se voglio cambiare le mattonelle del bagno e prendo a martellate quelle già presenti alle 10.30 di una domenica mattina, il condomino della porta accanto non può protestare, a meno che sul regolamento condominiale non ci sia scritto che è proibito provocare rumori molesti nei giorni festivi.
Se invece svolgo questo lavoro durante una fascia oraria protetta dal regolamento condominiale come nel primo pomeriggio, il mio vicino ha pieno diritto di chiedermi di interromperlo ed anche di ricorrere all'amministratore se io continuo ad ignorare l'obbligo al silenzio.
Può capitare, però, che nel regolamento condominiale non si parli di orari di silenzio, oppure ci sia scritto solo che si rifà a al regolamento comunale.
Ogni Comune, infatti, ha un suo regolamento (di solito chiamato anche Regolamento di Polizia Urbana) nel quale sono riportate le fasce orarie in cui tutti cittadini devono evitare di provocare rumori molesti. Queste fasce orarie possono essere anche molto diverse tra le città, perché cambiano in base alla stagione in cui ci si trova e soprattutto dipendono dal luogo in cui si vive. Ad esempio, in estate in una località balneare e turistica il silenzio nelle ore notturne può essere previsto a partire dalla mezzanotte e non dalle 23.00.
Cosa succede quando i lavori vengono svolti da ditte specializzate in orari in cui, da regolamento condominiale, dovrebbe esserci l'assoluto silenzio?
Su questo punto non c'è ancora chiarezza. Anche se sarebbe opportuno rispettare l'obbligo del regolamento condominiale (magari evitando almeno di abbattere pareti o di utilizzare strumenti rumorosi in alcune ore), in questo caso sembra abbia spesso maggior valore il regolamento comunale.
Infatti, secondo alcune teorie, il regolamento condominiale si riferisce più che altro alla normale vita quotidiana all'interno dell'edificio, quindi, per via dell'obbligo al silenzio, bisogna evitare in alcune ore delicate di urlare, avere il volume della TV troppo alto, utilizzare elettrodomestici rumorosi, ecc.
In caso di grossi lavori, invece, sembra contare maggiormente ciò che è scritto sul regolamento comunale perché è lì che si fa riferimento ad orari da rispettare per evitare di disturbare la quiete pubblica.
Inoltre, non è l'ideale imporre al condomino che paga una ditta per ristrutturare l'appartamento o alla ditta stessa di interrompere i lavori in certe ore. Se gli operai che devono lavorare per 8 ore di fila vengono obbligati a star fermi in certi momenti, tutta l'operazione può rallentare. Questo spesso significa non solo veder aumentare le spese, ma anche dover sopportare quei rumori per un periodo di tempo più lungo rispetto a quello previsto.