Il Diritto alla Privacy
Quando le nostre informazioni private sono nelle mani di altri, ciascuno di noi può far valere una serie di diritti per evitare che quei dati vengano utilizzati in modo scorretto, cioé possiamo far valere il nostro diritto alla privacy.
Di seguito sono elencate le cose che possiamo fare.
- Accedere sempre a queste informazioni. Possiamo chiedere in qualunque momento all'azienda X di darci la conferma di aver raccolto i nostri dati e possiamo farci dire cosa l'azienda ha di preciso sul nostro conto.
- Sapere da dove provengono le nostre informazioni.
- Obiettivi del trattamento. Abbiamo il diritto di sapere cosa l'azienda ha intenzione di farne.
- Sapere come si svolgerà il trattamento. Se chi possiede i nostri dati utilizzerà strumenti elettronici, abbiamo il diritto di sapere come si svolgerà il trattamento (se per esempio ci sarà un database).
- Sapere a chi verranno comunicati i dati. Possiamo chiedere il nome delle persone alle quali verranno comunicati i nostri dati: nomi di incaricati che se ne occuperanno, oppure di responsabili o rappresentanti se sono previsti.
- Far modificare e aggiornare i dati. Ciascuno di noi ha il diritto di chiedere che quei dati vengano aggiornati o modificati. Se per esempio andiamo a vivere in una nuova città, possiamo dire all'azienda che ci spedisce ogni mese la rivista alla quale sono abbonati di sostituire nel suo database il vecchio indirizzo con quello nuovo.
- chiedere che vengano bloccati o cancellati. Quando non è più necessario conservare i nostri dati (ad esempio non abbiamo più intenzione di ricevere quella rivista) o quando ci accorgiamo che, nel trattarli, sono stati violati i nostri diritti, possiamo chiedere che vengano bloccati o cancellati del tutto. Se ad esempio ci accorgiamo che quell'azienda, anziché preoccuparsi solo di spedirci la rivista, ha passato le nostre informazioni ad altri senza il nostro permesso, possiamo rivolgerci direttamente a lei per far sì che venga subito interrotto il trattamento.
Informativa. Prima di trattare i dati, un'azienda è obbligata a mostrarci un'informativa dove c'è scritto cosa vuole fare delle informazioni. Su questo documento deve anche esser scritto se ha intenzione di comunicare o diffondere tutto quello che ha raccolto su di noi ad altri. Se comunicazione e diffusione ad altri soggetti sono previste e noi acconsentiamo al trattamento, l'azienda può allora comunicare i nostri dati.
Quando ci sono degli abusi, la prima cosa che possiamo fare è dar vita ad un'Istanza, ovvero ad un documento sul quale chiediamo subito a chi sta violando la legge di metter fine alla violazione. L'istanza può aver la forma di lettera, email, fax e può contenere la richiesta di cancellazione o blocco di quei dati. Chi riceve l'istanza, deve soddisfare la richiesta entro 15 giorni (possono diventare 30 se si tratta di operazioni lunghe). In quest'ultimo caso, ha comunque l'obbligo di rispondere entro 15 giorni.
Se la risposta non arriva o non ci soddisfa, possiamo rivolgerci al Garante della Privacy oppure direttamente ad un'Autorità Giudiziaria.
Reclamo e Ricorso: Il Garante e l'Autorità Giudiziaria
Al Garante possiamo presentare prima di tutto un semplice Reclamo o una segnalazione, in modo tale che partano indagini nei confronti dell'azienda che non ha rispettato la legge e si prendano provvedimenti. Possiamo inviargli anche un Ricorso, ma solo per far valere i nostri diritti, se il titolare non ha soddisfatto la nostra richiesta come volevamo, se non ha risposto alla nostra istanza entro 15 giorni, infine se il nostro è un caso urgente, per il quale l'attesa di 15-30 giorni potrebbe essere dannosa.
Ad esempio, l'azienda X ha reso pubblico il nostro numero di cellulare inserendolo in alcune pagine di un sito web. Le presentiamo un'istanza, nella quale le chiediamo di cancellare quel numero. L'azienda, però, lo elimina solo da una pagina di quel sito, oppure non lo fa immediatamente in quanto ha comunque 15 giorni di tempo per soddisfare la richiesta.
Entrambe le cose potrebbero procurarci un danno (perché intanto il numero resterebbe visibile a chiunque), per cui in entrambi i casi possiamo inoltrare un ricorso al Garante.
Il ricorso possiamo spedirlo tramite raccomandata oppure consegnarlo direttamente presso la sede del Garante a Roma.
Quando invece abbiamo intenzione di chiedere anche un risarcimento danni, dobbiamo rivolgerci ad un'autorità giudiziaria. In questo caso, dobbiamo depositare il ricorso presso la cancelleria del Tribunale del luogo in cui risiede il titolare del trattamento dei nostri dati.
In caso di ricorsi, poiché si tratta di azioni che possono avere effetti giuridici (in quanto vengono prese decisioni importanti, come ad esempio dichiarare colpevole l'azienda ed obbligarla a pagare una multa e a risarcire una persona), può essere particolarmente utile farsi assistere da un Avvocato esperto in materia.
Diritto alla Privacy: Elenco Avvocati e Studi Legali
Diritto all’immagine
È il diritto che ciascuno di noi ha di non veder diffusa o esposta in pubblico la nostra immagine senza il nostro esplicito consenso, se non in casi speciali indicati dalla legge. Di conseguenza, nel momento in cui qualcuno fa circolare una nostra fotografia senza chiederci prima il permesso, possiamo agire per vie legali.
Incapacità totale di agire
Per la legge è incapace di agire chi non è in grado, in modo assoluto, di provvedere da solo ai propri interessi e quindi necessita di un terzo (genitore, giudice, tutore) che decida in suo nome e per suo conto. Sono legalmente incapaci: i minorenni, gli interdetti giudiziali e legali.
Trattamento dei dati personali
Si ha quando vengono raccolte, utilizzate ecc. le informazioni riservate altrui. Un’azienda può compiere queste operazioni per soddisfare i suoi bisogni (per es. una campagna pubblicitaria). La legge detta regole precise sul trattamento dei dati, al fine di tutelare la privacy delle persone.
Violazione della privacy: cosa fare in caso di abusi
Se un’azienda utilizza i nostri dati senza il nostro consenso, per legge possiamo chiederne cancellazione, rettifica o blocco. Se entro 15 giorni l’impresa non soddisfa la nostra richiesta, possiamo rivolgerci al Garante della Privacy o ad un’autorità giudiziaria.
Diffamazione a mezzo internet
Per la legge è diffamazione anche l’offesa realizzata "a mezzo stampa" ed in qualunque altra "forma di pubblicità". Il web rientra in questa categoria per cui, se veniamo offesi da qualcuno su internet, possiamo agire legalmente con una querela per diffamazione.