Concordato Preventivo

Il Concordato Preventivo: riforma, creditori, concordato in continuità, con riserva...

Procedura del concordato preventivo

Il concordato preventivo è una procedura concorsuale (un procedimento di tipo giuridico previsto dal nostro ordinamento) grazie alla quale un'impresa in gravi difficoltà economiche o insolvente può evitare il vero e proprio fallimento. Con questa operazione, infatti, un imprenditore in crisi può trovare un accordo con i suoi creditori sulle modalità in cui verranno saldati i debiti contratti. Proprio per questo, il concordato può esser richiesto solo prima che vi sia una dichiarazione di fallimento dell'impresa.

Concordato preventivo: riforma.
La Riforma del Diritto Fallimentare avviata nei primi anni del 2000 ha introdotto importanti novità per questa procedura concorsuale, soprattutto per quanto riguarda i requisiti soggettivi ed oggettivi necessari per poterla avviare.
Il nuovo concordato preventivo, infatti, può prender vita solo se chi ne fa richiesta è un imprenditore – o una società - commerciale (quindi non un piccolo imprenditore o un ente pubblico) in condizioni di crisi e/o insolvenza. L'imprenditore deve obbligatoriamente proporre ai suoi creditori un piano di risanamento, all'interno del quale possono essere riportate varie ipotesi sul modo in cui verranno soddisfatti quei crediti e risolta la crisi. Nello specifico il piano può prevedere:

Il concordato preventivo in continuità è stato previsto da un Decreto Legge del 2012 e si ha quanto il piano proposto dall'imprenditore prevede la prosecuzione dell'attività dell'impresa in crisi (della quale vengono liquidati solo i beni non funzionali all'esercizio) o la sua cessione oppure il suo conferimento in una o più società.

La domanda di concordato preventivo è un ricorso - una richiesta presentata ad un'autorità giuridica - attraverso il quale l'imprenditore in crisi chiede al Tribunale Fallimentare l'ammissione alla procedura. Questo ricorso deve contenere vari documenti, tra i quali anche una relazione sullo stato patrimoniale, economico e finanziario dell'impresa, il piano di risanamento che verrà proposto ai creditori, l'elenco nominativo dei creditori, con la descrizione di ogni singolo credito e delle eventuali cause di prelazione (se, cioè, tra loro c'è qualcuno che ha diritto di essere soddisfatto prima degli altri).

Il concordato preventivo "con riserva" o "in bianco" - nato negli ultimi anni per opera del "Decreto del Fare" - prevede, invece, che l'imprenditore possa chiedere subito l'ammissibilità alla procedura al Tribunale, ma si riservi di consegnare piano ed altri documenti in un secondo momento, entro un termine stabilito dal giudice stesso.

Il Tribunale Fallimentare, esaminata la domanda, può:

La procedura del concordato preventivo è ufficialmente aperta dal momento in cui il Tribunale dichiara la proposta ammissibile.
Durante lo svolgimento di tutta l'operazione, l'imprenditore può continuare sia ad amministrare la sua impresa, sia a disporre dei suoi beni, ma è tenuto a seguire le direttive del giudice delegato. Inoltre, sarà sottoposto alla sorveglianza diretta di un commissario giudiziale.

Concordato preventivo: creditori.
Una volta emanato il Decreto di ammissibilità, il Tribunale ordina la convocazione dei creditori, che deve avvenire entro 30 giorni dalla data del decreto.
I creditori, esaminata la proposta durante un'adunanza, dovranno decidere se approvarla o meno, attraverso una votazione.
I creditori privilegiati o coloro che vantano un pegno o un'ipoteca e per i quali la proposta di concordato prevede il pagamento integrale della somma dovuta possono partecipare alla votazione solo se rinunciano in tutto o almeno in parte al proprio diritto di prelazione.
Sono invece completamente esclusi dalla votazione il coniuge dell'imprenditore in crisi e suoi parenti e affini fino al quarto grado.

La proposta viene approvata se vi è il voto favorevole dei creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto.
Se la proposta non viene accettata, il Tribunale procede immediatamente con la dichiarazione di fallimento dell'impresa.

L'omologazione del concordato rappresenta l'ultima fase della procedura. Si tratta del momento in cui, una volta ottenuta l'approvazione dei creditori, il Tribunale valuta la legittimità del concordato e lo dichiara "omologato", cioè lo convalida. Una volta omologato, il concordato verrà eseguito sotto la sorveglianza diretta del commissario giudiziale, il quale, in caso di eventi o altri fatti che potrebbero danneggiare i creditori, ha il dovere di riferire subito ciò che sta succedendo al giudice delegato.

Concordato fallimentare.
Il concordato preventivo non deve essere confuso con il concordato fallimentare. La funzione principale del concordato preventivo, infatti, è chiara già dal suo stesso nome: "prevenire" il fallimento.
Il concordato fallimentare, invece, può prender vita durante la procedura stessa del fallimento. Si tratta di una proposta che il fallito presenta ai suoi creditori riguardante il pagamento di spese e debiti. Questa proposta, se approvata dai creditori e dal Tribunale, anticipa la chiusura del fallimento.

Concordato Preventivo: Elenco Avvocati e Studi Legali
Società cooperative
Diversamente dalle società a scopo di lucro, le società cooperative hanno scopo mutualistico, ossia non conseguono un utile ma un beneficio. I soci svolgono attività economica a proprio favore: es. ottenengono beni e servizi a condizioni migliori rispetto a quelle di mercato.
Bancarotta: cos’è
È un reato fallimentare che consiste nell’insieme delle attività che l’imprenditore dichiarato fallito compie per nascondere le proprie risorse economiche reali, o diminuire il proprio capitale, al fine di evitare di pagare i creditori (insolvenza). Può essere semplice o fraudolenta.
Imprenditore agricolo
Per il nostro ordinamento è imprenditore agricolo chi svolge un’attività economica organizzata che riguardi: la coltivazione diretta di un fondo agricolo; la produzione di legname; l’allevamento di animali; attività connesse alle precedenti (es: vendita dei prodotti; agriturismo)
Segni distintivi: ditta
La ditta è il nome commerciale che distingue sul mercato l’impresa e l’imprenditore, cioè è il nome sotto il quale l’imprenditore esercita la sua attività. Viene iscritto nel registro delle imprese. Può essere composto dal nome del titolare o le sue iniziali oppure da un nome di fantasia.
Società consortili
Sono costituite da un gruppo di imprenditori che uniscono competenze e mezzi al fine di agevolare i diversi processi produttivi e/o migliorare l’organizzazione delle rispettive società. Il consorzio mira a mantenere e aumentare il reddito di impresa di ogni socio.
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