Commercio elettronico: cos’è
Chiamato anche e-commerce, è l’insieme delle attività di compravendita che vengono realizzate su internet.
In Italia la sua normativa dipende da direttive europee e leggi nazionali che si riferiscono soprattutto alle regole che riguardano i contratti a distanza.
Tipi di commercio elettronico
Il commercio elettronico si distingue in base ai soggetti che realizzano la compravendita. Per es. si parla di “Business to Business” (B2B) quando coinvolge due aziende, “Consumer to Consumer” (C2C) quando riguarda due consumatori e “Business to Consumer “(B2C) per venditore professionale e consumatore.
Contratto di compravendita
Anche detto di vendita, questo è il contratto più diffuso e utilizzato. Ha per oggetto la vendita di beni (mobili e immobili) e il passaggio di proprietà da una persona ad un’altra, dietro pagamento. La vendita può riguardare beni già esistenti o ancora da creare (es. casa).
Commercio elettronico: venditore professionista
È per legge obbligato a fornire varie informazioni all’utente. Tra le tante, deve riportare sul sito anche nome della sua attività, ragione sociale, numero d’iscrizione al Registro delle Imprese, partiva Iva, sede legale, Ordine di appartenenza (se è un professionista), ecc.
Incapacità relativa di agire
La legge indica come relativamente incapace di agire chi è in grado di curare i propri interessi limitatamente ad alcune aree (es. acquisto di piccoli beni) ma incapace di gestirne altre più complesse (es: mutuo, eredità).